Fraternita dei frati Minori Cappuccini
A cura di padre Fabrizio Carli O.F.M. Cap.
La storia
La chiesa di Santa Maria dell Misericordia è un edificio di culto inserito nell’ambito scenico del primo impianto cimiteriale del Verano, progettato a Roma nella prima metà dell’Ottocento ed è, quindi, parte integrante di un “insieme urbano” unitario, rappresentato dal Quadriportico antistante, che assume il ruolo di piazza porticata, e dall’edificio di accesso all’area cimiteriale,
La primitiva cappella in legno (situata all’incirca nello stesso posto di quella attuale), racchiusa tra due ali di muro che sul retro della chiesa andavano a formare un emiciclo su cui si disponevano le lapidi sepolcrali, venne costruita nella prima metà del 1800, per servizio del cimitero. Il muro fu successivamente distrutto per l’edificazione del Quadriportico. La semplice struttura della primitiva «piccola e mal costruita cappella di legno» appare nel dipinto raffigurante l’immagine della Madonna della Misericordia che si trova nell’attuale Cappella.
La costruzione dell’odierna cappella, in sostituzione di quella vecchia in legno adibita alle funzioni religiose, ebbe inizio ad opera dell’architetto Virginio Vespignani nel 1856, durante il pontificato di Pio IX. Nel 1859 furono realizzati il pavimento e l’altare. Nell’ottobre del 1860 fu terminata la costruzione per quanto concerne la struttura e, nel medesimo anno, vi fu la consacrazione della Cappella. Nel 1862 viene affidata ai Padri Cappuccini la custodia della nuova Cappella cimiteriale, perché vi celebrassero i divini uffici.
Collocazione
Situata nella parte centrale dell’ingresso principale, davanti ad una parete nera di cipressi che ne fanno risaltare maggiormente la bellezza, la Cappella di Santa Maria della Misericordia rappresenta il punto focale del Quadriportico. La struttura architettonica si ispira alle basiliche paleocristiane e molto rimanda alla vicina Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, a partire dalla struttura del portico, sorretto anch’esso da quattro colonne ioniche, sino all’interno della Cappella costruita a tre navate come la adiacente basilica.
Il Portico
Nella facciata principale troviamo un portico sorretto da quattro colonne ioniche provenienti dalla Basilica di San Paolo fuori le Mura, distrutta a causa di un terribile incendio. Papa Pio IX donò complessivamente dodici colonne provenienti dalla suddetta basilica; lo stesso Papa doveva tenere molto all’impresa, sia per ragioni collegate a quello spirito di modernità che voleva imprimere alla città di Roma attraverso grandi opere, tra cui l’ammodernamento del cimitero Verano, sia, probabilmente, per il forte legame con san Lorenzo martire, sepolto nella basilica adiacente al cimitero. Basti pensare che il Papa lasciò scritta la sua volontà di essere sepolto vicino al Martire, volontà che fu ampiamente rispettata come testimonia l’iscrizione dedicatoria a Pio IX presente sull’architrave che sormonta le quattro colonne ioniche del portico.
La parte superiore della facciata termina con un timpano triangolare contenente il dipinto murale raffigurante Cristo che comanda agli angeli di suonare le trombe del Giudizio, di Francesco Grandi, purtroppo ormai quasi illeggibile.
All’interno la chiesa presenta tre navate, analogamente alla basilica di San Lorenzo. Sull’altare maggiore è collocata la tela di Tommaso Minardi – lo stesso pittore celebrato nel monumento funebre del Quadriportico – raffigurante la Madonna con Bambino, san Lorenzo e le anime del Purgatorio (1861). Nella parete sinistra, tra due finestre, si trova un altro altare dedicato alla Vergine, con un dipinto rappresentante la Madonna della Misericordia. Il pavimento del portico è formato da lapidi sepolcrali di marmo con iscrizioni incise e lastre di bardiglio attorno.